Le combinazioni armoniche possono generare andamenti melodici provvisti di un ritmo che scaturisca da esse? I compositori spesso avvertono l'esigenza di coordinare l’organizzazione ‘verticale‘ dei suoni con quella ‘orizzontale’, e quindi la necessità (se è vero che “il ritmo è l’intersezione fra lo spazio e il tempo”) di un qualche processo unificante, che garantisca la coerenza dello svolgersi spazio-temporale delle proprie opere.
Applicato alla composizione musicale, un caleidociclo impiega le proprietà verticali degli accordi per regolarne anche lo svolgimento orizzontale. Alla base dell'affascinante logica caleidociclica sta l’idea geometrico-matematica di ricorsività. Il calcolo razionale, connaturato a questo specifico modus operandi, non è mai fine a se stesso, proponendosi piuttosto come banco di prova per saggiare la capacità del musicista di passare da un’applicazione meccanica a un’altra ben più flessibile, complessa e creativa.