Il manuale di Ziegenrücker, in una nuova versione riveduta, aggiornata e ampliata (e adesso anche in un nuovo formato più grande che facilita la lettura), si segnala per la ricchezza tematica e per un approccio sistematico volto a guidare il lettore o l’insegnante in un percorso didattico esaustivo e lineare. Partendo dagli aspetti più elementari della musica, il libro fornisce una sintetica esposizione dei principi e delle nozioni fondamentali della teoria del ritmo, della melodia, dell’armonia e delle caratteristiche degli strumenti musicali, preoccupandosi di non lasciare mai lo studente nel dubbio: «Perché mai si farà così?».
Un corso di solfeggio nato dalla passione per la didattica e il desiderio di proporre ai giovani studenti che si accingono ad imparare la lettura delle note dei percorsi alternativi, efficaci ma allo stesso tempo stimolanti e divertenti.
L'ambizione di quest'opera è quella di facilitare l'acquisizione integrale delle conoscenze richieste in un primo anno di formazione musicale mediante un approccio che privilegia una visione globale della musica.
Uno dei compiti più difficili per il didatta musicale è codificare in un testo la teoria in modo che risulti coniugata con la pratica. Nato "sul campo", il Corso Teorico Armonico vuole rispondere a questa esigenza; così, mentre propone gli elementi di base della conoscenza teorica della musica, si preoccupa di condividere la competenza e le conoscenze utili per suonare insieme agli altri.
L'ambizione di quest'opera è quella di facilitare l'acquisizione integrale delle conoscenze richieste in un primo anno di formazione musicale mediante un approccio che privilegia una visione globale della musica.
Uno dei compiti più difficili per il didatta musicale è codificare in un testo la teoria in modo che risulti coniugata con la pratica. Nato "sul campo", il Corso Teorico Armonico vuole rispondere a questa esigenza; così, mentre propone gli elementi di base della conoscenza teorica della musica, si preoccupa di condividere la competenza e le conoscenze utili per suonare insieme agli altri.
Uno dei compiti più difficili per il didatta musicale è codificare in un testo la teoria in modo che risulti coniugata con la pratica. Nato "sul campo", il Corso Teorico Armonico vuole rispondere a questa esigenza; così, mentre propone gli elementi di base della conoscenza teorica della musica, si preoccupa di condividere la competenza e le conoscenze utili per suonare insieme agli altri.
Uno strumento di lavoro utile e innovativo per studenti e docenti di Ear Training dei Conservatori e degli Istituti Superiori di Musica. Offre più di 400 proposte di ascolto (esercizi scritti e materiali tratti dal repertorio, e molteplici attività mirate allo sviluppo e al raffinamento della percezione musicale).
ABC Musica Manuale degli Esercizi è l'ideale completamento di ABC Musica Teoria, ormai un classico dell'insegnamento di questa materia. Per un'ottimale formazione musicale è fondamentale iniziare il lavoro pratico in parallelo con il percorso teorico.
Un lessico specificatamente dedicato alla teoria musicale! Una trattazione esaustiva delle voci inerenti agli aspetti fondamentali della teoria musicale - come armonia, contrappunto, basso continuo o le recenti tecniche compositive.
Per i corsi di ear training e pratica della formazione musicale, quelle materie cioè che si inquadrano tra le discipline di Teoria, Ritmica e Percezione Musicale dei Conservatori e delle Scuole di Musica italiani: il carattere altamente formativo di tali discipline è alla base della formazione musicale di qualsiasi musicista. Per migliorare le proprie capacità percettive di tipo musicale negli ambiti armonico e polifonico attraverso un’acquisizione graduale degli elementi musicali, armonici e melodici.
Scopo di questo lavoro è la messa a punto di un testo volto ad approfondire, nell'ambito di un percorso espositivo trattato in chiave squisitamente storica, l'idea di forma musicale e i molteplici aspetti che la determinano, dai profili testurali emergenti (omofonia e polifonia) ai parametri linguistici di riferimento (melos, ritmo, sistemi sonori), dai principi costruttivi stanti alla base di una struttura sonora ai moduli architettonici che tendono a definirla, dai generi vocali, strumentali o vocal-strumentali che secolo dopo secolo si sono succeduti agli stili che li hanno attraversati.
Al volume è allegato un CD-rom contenente numerosi esempi musicali (disponibili anche per il download) che hanno il compito di integrare quelli, già di per sè piuttosto nutriti, che compaiono nel testo scritto.L’ARMONIA TONALE E LA SCRITTURA PIANISTICA
“Quante sono le voci?”
“Una delle parti qui si perde nel nulla?”
“Esiste l’armonia in questo passaggio in cui sono presenti soltanto scale?”
Queste e altre sono le domande che lo studente può porsi leggendo una composizione pianistica, domande alle
quali non è sempre in grado di dare una risposta. Il breve trattato “L’armonia tonale e la scrittura pianistica”
di Marco Ciccone illustra come il “pensiero tonale”, fondamentalmente costruito a quattro parti nella mente
dell’autore, possa assumere svariate forme grazie alle infinite risorse di scrittura permesse dal pianoforte.
Il catalogo delle danze pianistiche schubertiane, a differenza dei Lieder, non ha ancora ricevuto in Italia la meritata
attenzione da parte della musicologia e degli esecutori. Eppure l’autore di questo libro ritiene che, al di là dell’altissimo
livello qualitativo dei numerosissimi valzer e Ländler scritti da Schubert prevalentemente per situazioni salottiere e
conviviali, questo repertorio sia di grande interesse per l’analisi e la didattica della composizione. Dopo avere per lungo
tempo verificato in sede scolastica l’efficacia di queste danze come modelli per lo studio delle piccole forme, se ne
propone qui una lettura fortemente orientata all’odierna scuola analitica americana, in particolare alla riflessione formale di
William Caplin, imprescindibile per qualsiasi discorso analitico si voglia fare oggi sulla musica a partire dallo stile classico.
La Passacaglia, forma utilizzatissima nel periodo barocco, è al centro di questo testo, nelle sue molteplici vesti.
L’autore traccia un percorso modulare di sicuro interesse per esecutori, compositori e teorici della musica,
andando ad approfondire aspetti analitici, compositivi e improvvisativi.
Altro elemento centrale del lavoro è la sua destinazione alla chitarra, strumento che nella sua variante originaria,
la “chitarra barocca”, era molto usato nel corso del Seicento. Tuttavia il suo utilizzo non è strettamente
chitarristico ma è consigliato a tutti gli strumentisti in una prospettiva creativa e di musica d’insieme.
Particolare rilievo assume anche una proposta metodologica, impostata secondo alcuni dettami della psicologia
cognitiva, per imparare a suonare “a memoria”, presupposto fondamentale per l’improvvisazione.
In questi ultimi anni la pratica musicale dei bambini nello studio di uno strumento è stata sempre più anticipata;
in alcune scuole specializzate si iniziano a studiare il pianoforte ed il violino già verso i 4 anni di età.
Le metodologie che fanno capo alla moderna didattica della musica consigliano di introdurre lo studio della
notazione ritmica a partire dai cosidetti “gesti-suono”, colpi di mani, di piede, ecc., o avvalendosi dell’uso di
percussioni vere e proprie oppure ancora suonando, per esempio su di una tastiera, un solo tasto o più tasti
con l’intera mano aperta o chiusa, producendo gruppi di suoni detti cluster (Indicazioni per questo tipo di attività
si possono trovare su “Primopiano” . Art. C 32).
Ulteriori indicazioni fornite dall’odierna didattica riguardano inoltre l’importanza che riveste l’utilizzo costante
nella pratica musicale con i più piccoli, della lettura cantata. Avviene così che il tanto discusso “solfeggio” ci
venga invidiato da tutti quei paesi, come Germania, Inghilterra, Stati Uniti, ecc. che, utilizzando le lettere dell’alfabeto
per indicare le diverse note, non possono giovarsi della possibilità di una semplice lettura cantata
che utilizzi il nome delle note; essa infatti ci è resa possibile proprio dalla peculiarità fornitaci dalla nostra lingua
attraverso l’uso dei suoni sillabici do, re, mi...
Il libro si compone di 28 lezioni.
Ogni pagina contiene: un solfeggio parlato, una sequenza ritmica, un disegno da colorare e una canzoncina.
Il livello PREPARATORIO A è consigliato a tutti coloro che intraprendono lo studio di strumenti la cui musica è scritta solo in chiave di violino (chitarra, flauto, violino, ecc.).
In questi ultimi anni la pratica musicale dei bambini nello studio di uno strumento è stata sempre più anticipata;
in alcune scuole specializzate si iniziano a studiare il pianoforte ed il violino già verso i 4 anni di età.
Le metodologie che fanno capo alla moderna didattica della musica consigliano di introdurre lo studio della
notazione ritmica a partire dai cosidetti “gesti-suono”, colpi di mani, di piede, ecc., o avvalendosi dell’uso di
percussioni vere e proprie oppure ancora suonando, per esempio su di una tastiera, un solo tasto o più tasti
con l’intera mano aperta o chiusa, producendo gruppi di suoni detti cluster (Indicazioni per questo tipo di attività
si possono trovare su “Primopiano” . Art. C 32).
Ulteriori indicazioni fornite dall’odierna didattica riguardano inoltre l’importanza che riveste l’utilizzo costante
nella pratica musicale con i più piccoli, della lettura cantata. Avviene così che il tanto discusso “solfeggio” ci
venga invidiato da tutti quei paesi, come Germania, Inghilterra, Stati Uniti, ecc. che, utilizzando le lettere dell’alfabeto
per indicare le diverse note, non possono giovarsi della possibilità di una semplice lettura cantata
che utilizzi il nome delle note; essa infatti ci è resa possibile proprio dalla peculiarità fornitaci dalla nostra lingua
attraverso l’uso dei suoni sillabici do, re, mi...
Il libro si compone di 28 lezioni.
Ogni pagina contiene: un solfeggio parlato, una sequenza ritmica, un disegno da colorare e una canzoncina.
Il livello PREPARATORIO A è consigliato a tutti coloro che intraprendono lo studio di strumenti la cui musica è scritta sul pentagramma doppio,
composto di chive di violino e chiave di basso, come il pianoforte, l'arpa; e per gli strumenti che leggono in chiave di basso (violoncello, fagotto, trombone, ecc.).
Questo libro è la continuazione ideale della Teoria inclusiva pubblicata a maggio 2022.
Come la Teoria, è un libro per tutti, dislessici e non dislessici. È stato concepito, infatti, perché i DSA possano
seguire le lezioni insieme ai compagni di corso, evitando loro il discrimine già a partire dal libro che hanno sul
banco.
Dopo un breve ripasso dei concetti fondanti dell’armonia, il testo affronta tutti i principali argomenti attraverso
mappe e tabelle. Sperando di essere riuscita nel mio intento, auguro buon lavoro a tutti.
Questo sito utilizza i Cookie a fini di gestione tecnica e per integrare statistiche anonime, condivisione social e altre funzioni. Continuando con la navigazione l’utente accetta. [Cookie Policy estesa]